Saturday, December 09, 2000

Il Miserere di Tommaso Traetta

Il Miserere (1767) - accanto allo Stabat Mater (versione Monaco di Baviera) scritto nello stesso anno, al Rex Salomon (1766) e alla (1765) - costituisce un altro dei capolavori della Messa in do maggiore produzione a carattere oratoriale di Tommaso Traetta. Tutti questi lavori, ad eccezione della Messa in do maggiore, furono concepiti da Traetta nel periodo “veneziano” prima di partire per San Pietroburgo alla corte di Caterina II di Russia.
Con l’incarico di Direttore del Conservatorio delle Donzelle dell’Ospedaletto Traetta aveva assunto unitamente all’impegno di carattere didattico, anche quello di produrre composizioni musicali adatte per le suddette Donzelle secondo il gusto moderno di quel tempo.
Traetta, conosciuto per lo più come operista - con quarantuno titoli d’opere delle quali circa venti risultano essere conservate integralmente nelle diverse biblioteche ed archivi nazionali ed esteri - manifesta una particolare inclinazione per il genere sacro. Allo stato attuale della ricerca avviata da alcuni anni, si contano circa diciassette titoli tra Mottetti cd Antifone, Messa, Litanie, Salmi cd Oratori. Rimane tuttavia ancora molto da scoprire.
La sobrietà della scrittura riflette, in alcuni casi, un’attenzione allo stile antico; evidenti sono però le aperture stilistiche verso il Classico. La trascrizione è stata ricavata da un manoscritto che si conserva presso l'Archivio di Bergamo. L’originale non è stato ancora scoperto.
I quattordici numeri del Miserere rispettano il testo tradizionale latino del salmo 51. Una particolarità del lavoro è l’utilizzazione del coro femminile - dovuto alla disponibilità al momento della creazione di sole voci femminili, le Donzelle dell’Ospedaletto - di tre ruoli solistici anche femminili, di un’orchestra d’archi e del basso continuo.
Il trattamento del coro di voci bianche a tre voci presenta, alle volte, lo svantaggio di raddoppiare con la voce di contralto il basso armonico generale.
Si osservano alcune particolarità tonali: sono utilizzate nove tonalità con la predominanza del fa minore che apre e chiude la composizione. Senza recitativi e parti orchestrali indipendenti il contenuto del Miserere è limitato ad un’alternanza tra cori ed arie. Il coro interviene sei volte con pagine di grande espressività armonica, ma anche di forza contrappuntistica come nelle fughe Averte faciem tuam e Tunc acceptabis magistralmente realizzate. Le sette arie e il duetto dei due soprani manifestano un’inclinazione gia affermata verso una fraseologia di tipo classico, tale da proiettare Traetta verso Haydn e Mozart. La bellezza delle arie (cfr. Redde mihi leatitiam oppure Libera me) si realizza anche attraverso forme melismatiche tipiche culminanti nelle cadenze e lasciate alla libera improvvisazione delle cantanti. Si rileva dappertutto l’esperienza ineguagliabile di un maestro di voci che ha scritto molte opere. Dalla sobrietà della tematica musicale si può osservare una differenza tra le arie oratoriali e quelle operistiche scritte dallo stesso Maestro. (…)

Dan Voiculescu
Tratto dal Libretto del Cd:
Miserere, Tommaso Traetta. Dir. Vito Clemente, Orch. da Camera "Tommaso Traetta", NEA 2000.



Miserere, Tommaso Traetta
Direttore: Vito Clemente
Orchestra da Camera "Tommaso Traetta"
Soprano: Antonella Cozzoli, Simonetta Pucci
Mezzosoprano: Monica Carletti
Coro Femminile: "Tommaso Traetta"
Maestro del Coro: Rocco Cianciotta

© Nova et Antiqua 2000
Registrazione: Chiesa del Carmine, Bitonto. Novembre 1999